Di cosa ha parlato il Papa al Laterano col clero di Roma

Durata delle omelie, benedizioni delle coppie gay, evangelizzazione: tutti i temi toccati dal Pontefice nelle tre ore di incontro con i preti nella Diocesi di Roma

Città del Vaticano – Di cosa ha parlato Papa Francesco con i preti della Diocesi di Roma? Nell’incontro, durato circa tre ore, e a cui erano presenti circa 800 tra diaconi, sacerdoti e religiosi, sono stati diversi i temi toccati dal Pontefice: dalla durata delle omelie alle benedizioni delle coppie gay, fino all’evangelizzazione della città. Perché per il Pontefice, Roma è “terra di missione”.

L’evento, svoltosi nella Cattedrale di Roma, il Laterano, non accadeva da diversi anni: cinque per l’esattezza che il Pontefice non incontrava il clero della sua Diocesi. Il tutto però, come riferisce in una nota il Vicariato, si è svolto con un dialogo aperto e familiare in un clima di cordialità.

Il Papa è arrivato poco dopo le 9 nella basilica ed è stato accolto dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Alla preghiera dell’ora media è seguito il saluto del porporato e quindi il dialogo tra i sacerdoti e Francesco. Un incontro riservato, come tradizione per gli appuntamenti con il clero romano, che si è concluso intorno a mezzogiorno.

I contenuti dell’incontro

Il Papa, parlando di Roma come “terra di missione”, ha lanciato un appello all’evangelizzazione a tutta la comunità ecclesiale e ha annunciato che riprenderà a visitare le parrocchie della diocesi, dopo lo stop imposto dalla pandemia. In quest’ottica, riferiscono alcuni presenti, il Santo Padre ha parlato della necessità della evangelizzazione in un contesto pagano sottolineando l’importanza della testimonianza.

Francesco ha quindi risposto alle domande sulla benedizione delle coppie omosessuali, affermando che non cambia la dottrina sul sacramento del matrimonio tra un uomo e una donna. “Si benedicono le persone, non il peccato”, ribadisce il Pontefice che, interpellato poi da un sacerdote africano, ha precisato che la cultura dell’Africa non accetta queste benedizioni perché ci sono sensibilità diverse e che questo è stato chiarito con il cardinale Ambongo (nei giorni scorsi i Vescovi africani, in una nota, avevano infatti detto che non avrebbero potuto benedetto le coppie gay).

E sull’argomento precisa: “In tanti non leggono bene i testi della Chiesa: ci vuole un buon ascolto”. E ammonisce: “I conflitti vanno gestiti ma non nascosti”. Parla anche di uomini di Chiesa ultras che tifano per una parte piuttosto che un’altra: “Bisogna fare attenzione e creare l’armonia”.

Il Papa è poi tornato su uno dei suoi mantra, quello del perdono: “Bisogna perdonare sempre: io perdono sempre, bisogna sempre avere misericordia”. Hai diaconi ha ricordato che devono stare in mezzo alla gente, al servizio di quanti hanno bisogno. Infine ribadisce che “le omelie devono essere brevi, di circa 7/8 minuti, dirette, cogliendo lo spirito della Parola di Dio”. (foto © Diocesi di Roma)

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